WYLAB ALL’UNIVERSITÀ DI GENOVA PER PREMIARE I PROGETTI INNOVATIVI SVILUPPATI DAGLI STUDENTI DEL CORSO HUMAN COMPUTER INTERACTION
Fare innovazione richiede un insieme eterogeneo di competenze che abbracciano sia aspetti pratici sia capacità trasversali e interpersonali. Non basta essere dei tecnici preparati o avere un’idea all’avanguardia, tutto è inutile se non la si presenta in modo chiaro ed efficace.
Proprio con l’obiettivo di preparare gli studenti a presentare le loro idee innovative, è stata rinnovata per il quinto anno consecutivo la collaborazione tra l’incubatore di start up Wylab e il corso Human Computer Interaction dell’Università di Genova.
Nella giornata di ieri una trentina di studenti hanno avuto la possibilità di presentare a una giuria qualificata i progetti sviluppati durante il corso.
“È un’opportunità molto preziosa per i nostri studenti” – spiega Antonio Camurri, docente del corso Human Computer Interaction. “Riteniamo fondamentale per il loro percorso accademico avere la possibilità di entrare a contatto diretto con il mondo del lavoro. Sviluppare un progetto sapendo di poterlo presentare a una giuria competente è molto stimolante per i ragazzi. Oltre alle competenze tecniche riteniamo importante trasmettere gli strumenti per potersi proporre con efficacia nel mondo del lavoro”.
Degli otto progetti presentati, i tre ad aver ottenuto il miglior punteggio - basato su fattibilità, grado di innovazione, usabilità e qualità della presentazione – sono stati:
Un sistema per il rilevamento e la correzione della postura scorretta dei gamer grazie a una “telecamera” che traccia la posizione del corpo e segnala all’utente eventuali anomalie
Una soluzione che permette ai fumatori di tenere sotto controllo e ridurre il consumo di sigarette grazie a un “pacchetto” tecnologico collegato a un’app
Un prodotto utile a supportare gli studenti e i lavoratori a non perdere la concentrazione
Francesca Picasso, COO di Wylab: “Ringrazio i professori Antonio Camurri e Alberto Massari per averci coinvolto anche quest’anno. Per noi è una bella occasione di confronto con gli innovatori di domani. Il livello è sempre molto alto, alcuni dei progetti hanno grande potenziale. Stiamo già lavorando alla prossima edizione, crediamo molto nella contaminazione positiva tra Università e mondo del lavoro”.