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Giovani e politica: una nuova chance?

Così come avvenuto in occasione delle elezioni politiche del 2013, anche in vista della imminente tornata elettorale, Viacom International Media Networks Italia, azienda guidata dall’A.D. Andrea Castellari, con il brand MTV, ha condotto la ricerca “Giovani e Politica” intervistando, in questa prima fase, 1027 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 34 anni, un campione rappresentativo di una buona parte della popolazione italiana: ben 13,2 millioni di persone pari al 22%. Seguirà una seconda fase della ricerca post elezioni.
 
Dalla ricerca svolta da Viacom Italia-MTV, emerge che i ragazzi stanno mostrando una piccola apertura nei confronti della politica, rivedendone leggermente il giudizio; rispetto a 5 anni fa sono meno scettici rispetto al passato, pur esprimendo un chiaro bisogno di maggiore vicinanza, semplificazione, chiarezza e visione di lungo periodo. Proprio il bisogno di semplificazione e di chiarezza dei ragazzi fa sì che le forze politiche che riescono a cavalcare queste direttrici acquisiscano una maggiore rilevanza. Dal quadro emerge che i giovani riconoscono dei segnali in positivo dati dalla capacità di rinnovamento e di svecchiamento e si registra una decisa crescita relativa alla percezione di competenza.  Tuttavia i temi chiave dell’onestà, della trasparenza e della meritocrazia rimangono, ai loro occhi, irrisolti. Una politica che vivono come troppo opportunista nei loro confronti, e che vorrebbero più attiva e costante nel dialogare con loro  in maniera sintonica, onesta, meno confusa e aggressiva. In questa fase di riapertura di un dialogo, i ragazzi chiedono anzitutto una politica che li sappia ascoltare e che sappia comunicare in maniera più efficace e comprensibile: una politica più vicina ai loro temi ma anche ai loro linguaggi. In questo senso si apre una grande opportunità/responsabilità per alimentare un terreno fertile sia da parte delle forze politiche che da parte degli organi di informazione.
 
Seppur immersi in un contesto percepito come difficile e penalizzante, i giovani cercano di mantenere un atteggiamento positivo (78%) per provare a contare qualcosa ed uscire dalla trappola della generazione invisibile.
 
Mamma (75%), papà (63%), migliore amico/a (51%) sono ”i nuovi eroi” ai quali i giovani si affidano per costruire il loro futuro. Sono loro i modelli della generazione presa in esame dalla ricerca, persone che nonostante le difficoltà hanno mostrato un’impareggiabile resilienza.
 
Dai risultati si evince che, nonostante un contesto percepito dai ragazzi come ancora difficile,  stanno timidamente ripensando alla politica italiana. All’interno di una relazione che resta complessa, il giudizio appare meno duro e sprezzante rispetto a 5 anni fa. Migliorano significativamente i valori percentuali dei termini negativi che vengono associati alla politica italiana come incompetenza (76%, -22% rispetto al 2012), raccomandazione (69%, -21% rispetto al 2012), vecchia (66%, -22% rispetto al 2012). Viene quindi riconosciuta in positivo la capacità di rinnovamento e di svecchiamento. Tuttavia i temi chiave dell’onestà (4%), della trasparenza (2%) e della meritocrazia (2%) rimangono i punti deboli che la rendono confusa (44%) estagnante (57%).
 
La ricerca denota anche come la loro apertura si scontri con una classe politica che viene ritenuta distante (52%), capace di relazionarsi ai più giovani solo in occasione delle elezioni. Per quasi 1/3 degli intervistati, infatti, la priorità della politica è quella dimantenere lo status quo, senza essere in grado di proporre una visione di lungo periodo (37%). Dalle analisi della ricerca di Viacom Italia-MTV, emerge anche come i giovani tentino di istaurare un dialogo, trovare un canale comunicativo bidirezionale con la politica ma il 62% degli intervistati afferma di non riuscire a orientarsi a causa della troppa confusione che annoda partiti, programmi e movimenti, forse anche a causa di una componente di aggressività e violenza riscontrata del 42% del campione.
 
I ragazzi dimostrano una propensione al voto elevata (80%), almeno in termini di dichiarazione, e sembrano credere di più nel diritto/dovere del voto.
 
Ma cosa chiedono i giovani alla politica? Quali sono le priorità della loro agenda politica? In primis il tema della condizione giovanile strettamente legata alla disoccupazione e, a seguire, la crisi economica, l’immigrazione, i costi della politica e il tema della sicurezza/terrorismo. Scorrendo la lista troviamo anche ambiente, riforma della scuola /università, diritti civili e temi morali. Fanalino di coda, la politica estera nonostante 7 intervistati su 10 si dicano preoccupati per la situazione politica internazionale e 6 su 10 sostengano che, per vivere meglio, dovrebbero trasferirsi all’estero.
 
Delineando un profilo del politico ideale le caratteristiche di onestà (69%), chiarezza e affidabilità (entrambe al 62%) seguite daconcretezza (48%) e spinta innovativa (43%) sono in cima alla lista delle peculiarità richieste. La passione politica (35%) l’autenticità (33%) e l’età (29%) hanno valori ben più bassi, dati che stridono con l’andamento della recente campagna elettorale.
 
Così l’Amministratore Delegato di Viacom Italia Andrea Castellari ha commentato i risultati della ricerca:
“Abbiamo un rapporto storico con le giovani generazioni, anni fa abbiamo attivato con loro un canale di comunicazione che pian piano è cresciuto permettendo uno scambio continuo capace di alimentare una relazione onesta e diretta. Queste ricerche ci aiutano a capire il loro approccio alla vita, in questo caso, a quella politica. Dalla ricerca emerge sostanzialmente un dato che la politica dovrebbe cogliere: i ragazzi stanno timidamente provando ad aprire un dialogo con il mondo politico, per uscire dall’invisibilità in cui si sentono immersi e chiedono anzitutto di essere ascoltati. Vogliono partecipare alla costruzione del loro futuro andando a votare. Sta alla politica cogliere questa grande opportunità e attivare una conversazione efficace, scevra di giudizi e orientata alla reale comprensione dei loro bisogni. È una generazione che vive in un momento storico complesso e per questo motivo è necessario che ciascuno di noi si impegni per supportarla. Sono loro il futuro del nostro Paese, non dobbiamo dimenticarcelo”.
 
Fonte: ‘Giovani&Politica’, ricerca proprietaria Viacom Italia, Wave 1, 1.027 interviste, metodologia CAWI (Toluna), 18-34 anni, campione rappresentativo a livello nazionale per età, genere, aree geografiche, Febbraio 2018.